giovedì 20 novembre 2008

il mio amico assessore Mauro mi ha mandato questo per mail!

Olivier Clerc, scrittore e filosofo, ha inviato una storiella di grande ricchezza d'insegnamento.
Si tratta del principio della rana lessata. Immaginate un pentolone pieno d'acqua fredda nella quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana trova questo piuttosto gradevole e continua a nuotare.
La temperatura continua a salire. Adesso l'acqua è calda. Un po' più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po' ma tuttavia non si
spaventa.
L'acqua stavolta è veramente calda. La rana comincia a trovare sgradevole ciò ma essa si è indebolita, allora sopporta e non fa nulla.
La temperatura continua a salire fino al momento in cui la rana finisce semplicemente per cuocere e morire.
Se la stessa rana fosse stata direttamente immersa nell'acqua a 50°, immediatamente avrebbe dato il giusto colpo di zampa che l'avrebbe
presto proiettata fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che, quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita,
per la maggior parte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di
cose che ci avrebbero fatto orrore 20 anni fa, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate, e ci disturbano leggermente, oggi, o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all'integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute. I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere.
Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani.
Adesso, è per oggi.
Allora se non siete come la rana, già mezzo cotti, date il colpo di zampa salutare prima che sia troppo tardi. Grazie per la larga diffusione che darete.

giovedì 13 novembre 2008

face book!

sono su facebook!

ciao ciao

martedì 11 novembre 2008

un passo del libro!

Noi uomini e donne!


La nostra vita è un ponte tra un infinito e l'altro....

i rapporti sono i ponti tra un “insegnamento” e l'altro...

le persone sono le “mani” da stringere per la paura di cadere...

l'amore è il “cuore” che batte il ritmo dei passi...



martedì 4 novembre 2008

ricordando Alan

ciao a tutti,

la settimana scorsa ci ha lasciati Alan, era un ragazzo pieno di vita forte e ..... ma si, si dice sempre così quando qualcuno muore! bhe! Alan, senza retoriche, era una grande persona buono come il pane e, sempre pronto per gli amici. E' stato una delle persone, che mi ha fatto conoscere cosa vuole dire andare in moto... ma andarci così come modus-vivendi!

Grazie Alan sarai sempre con noi!